Il progetto "Venice’s Nissology” realizzato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova (DBC) in collaborazione con I Tatti (The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies) e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (DIDA) – si propone di rivalutare i siti lagunari come un tessuto connettivo fondamentale per le pratiche urbane cittadine e di riscoprirne il ruolo di pedine nella scacchiera geografica, sociopolitica e amministrativa della Serenissima.
Nella tradizione storica, Venezia è una città senza mura e porte, e quindi priva di periferie. VeNiss ribalta questo tropo esaminando i modelli urbani, politici e culturali che collegano la capitale con la catena di oltre sessanta isole che formano le sue frange lagunari. L'indagine del loro ruolo integrale nelle pratiche spaziali di Venezia stabilisce un approccio innovativo per lo studio dei margini delle città storiche come tessuti connettivi, un argomento raramente affrontato dagli studiosi urbani. Riformulando Venezia all’interno del suo arcipelago, questo progetto affronta questa lacuna ed esplora l’impatto dei margini urbani sulla pianificazione urbana, sulla dipendenza economica, sulla reattività sociale e sulla produzione artistica.
La ricerca esamina i legami urbani, politici e culturali che uniscono la capitale marciana all'arcipelago lagunare, visualizzandoli in una mappa online 3D e interattiva destinata a studiosi, ricercatori e al grande pubblico. L'infrastruttura semantica consente un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire le vicende stratificate delle oltre sessanta isole "domestiche" che punteggiano la laguna veneziana attraverso ricostruzioni digitali 2D e 3D georiferite, integrate con la documentazione di ricerca e i risultati delle nuove attività di rilevamento digitale.
Ultimo aggiornamento
08.08.2024